Teacher's Corner

Ciao bella and the most difficult Italian adjective

One of the most known Italian expression in the world after bravo, pizza, pasta, opera is bella or better the saying ciao bella.
Bella in grammar is an adjective and like most of the Italian adjectives agrees in gender and number with the noun. Bella can be used for people, objects and animals.
But is not that simple because bella changes also when is in front of a noun or after a noun.
Let ‘s see in practice but first test your Italian with this table.
Fill the gaps and read the following article from the Italian newspaper Corriere della sera to check your answers.

 

Let’s speak Italian now :Usiamo insieme l’aggettivo italiano più famoso al mondo.

Completa la tavola con l’aggettivo bello

Un ………. libroUn………uomo 

Un………esempio

 

Un……studenteUna…………isola 

Una …….donna

 

Ora passiamo al plurale

uomini……… ragazzi……….donne…….
……..uomini…….ragazzi……..donne

Per capire se uno straniero ha imparato bene l’italiano aspettiamolo al varco dell’aggettivo bello. Un aggettivo tra i più comuni, che a noi vien facile declinare nelle sue varie forme, ma che è un vero rompicapo per chi, per esempio, è abituato a dire semplicemente beautiful, tutt’al più sostituendolo con pretty o nice o altri sinonimi. Per renderci conto della raffinata complessità della nostra lingua, osserviamo quante forme ha questo bell’aggettivo che noi trattiamo con tanta naturalezza.

Nel singolare maschile rimane immutato quando viene a trovarsi davanti a una s impura (s seguíta da consonante) oppure davanti a gn, pn, ps, x e z: “bello studente”, “bello gnomo”, “bello pneumatico”, “bello psichiatra”, “bello xilofono”, “bello zio”.

bel > Sempre il maschile si tronca in bel davanti a ogni altra consonante o gruppo di consonanti: “bel ragazzo”, “bel libro”, “bel pranzetto”.

bell’ > Davanti a parola che cominci con vocale, elide la desinenza o del maschile e meno comunemente la desinenza a del femminile, richiedendo il relativo apostrofo: “bell’uomo”, “bell’esempio”, “bell’aspetto”, “bell’anima”, “bell’isola” (ma anche “bella anima”, “bella isola”).

belli, begli e bei > Veniamo al plurale. Qui le forme maschili sono tre: belli. begli e bei.  Belli > Usiamo belli quando l’aggettivo è collocato dopo il nome: “uomini belli”, “libri belli”.

Begli >  Usiamo begli quando è collocato prima del nome e questo nome comincia con vocale, con s impura, o con gn, pn, ps, x, z: “begli esempi”, “begli uomini”, “begli ingegni” (anche “begl’ingegni”), “begli studenti”, “begli zii” eccetera.

Bei > Usiamo infine bei davanti a ogni altra consonante o gruppo consonantico: “bei ragazzi”, “bei tramonti”.

Il plurale femminile è sempre belle in ogni caso: “donne belle”, “belle donne”, “belle anime”, “belle specchiere”, “belle zie”.

 

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